giovedì 29 agosto 2013

Manifestazione 2 settembre contro le mattanze dei delfini a Taiji e contro la cattività a ROMA


GIORNATA MONDIALE CONTRO LE MATTANZE DEI DELFINI IN GIAPPONE



Come ogni, anno il 2 settembre, manifesteremo di fronte l'ambasciata del Giappone in Italia, in Via Q. Sella 60 dalle ore 10.30 contro l'orribile mattanza dei delfini in Giappone.



A Taiji dal 1 settembre iniziano infatti le catture dei piccoli cetacei destinati ai delfinari di tutto il mondo che avvengono durante le mattanze e il massacro delle loro famiglie.

Il film premio oscar nel 2010 "The Cove" ha testimoniato, grazie al lavoro di Ric O'Barry. cosa accade nella baia della morte.



Per questo, sono certa che vorrai partecipare con noi alla manifestazione prevista nell'ambito della campagna internazionale contro le mattanze di Taiji che l'Enpa coordina in Italia da anni..



PER CHI NON POTRA' PARTECIPARE  E' POSSIBILE - ANZI FONDAMENTALE- INVIARE EMAIL PRESSO L'UFFICIO CULTURALE-UFFICIO STAMPA DELL'AMBASCIATA: culturale@ro.mofa.go.jp indirizzate all'Ambasciatore Masaharu Kohno.



Inondiamo l'Ambasciata di email e fax contro le mattanze !



Ti aspettiamo il 2 settembre per manifestare con noi !

Foto: La baia di Taiji durante la mattanza

lunedì 24 giugno 2013

SONO DEGNO... DI MORIRE



E’ di questi giorni la notizia del lancio della prima campagna nazionale della sezione italiana di CIWF (Compassion in World Farming) dal titolo “sono degno”.

La campagna informativa si prefigge di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni terribili in cui gli Animali vivono negli allevamenti prima di giungere ai macelli.

La campagna è incentrata sui Maiali e su ciò che questi Animali sensibili e intelligenti devono subire quotidianamente nei lager dove sono relegati.
Se la campagna si limitasse a questo, sarebbe condivisibile e da supportare, ma CIWF si prefigge ben altro.
Visitando il sito web ufficiale di CIWF Italia nella sezione “Chi siamo” si può infatti leggere:

La maggiore organizzazione internazionale per il benessere degli animali da allevamento
Compassion in World Farming (CIWF) é stata fondata nel 1967 da Peter Roberts, un allevatore inglese di mucche da latte, che scelse di opporsi alla crescente intensificazione dei metodi di allevamento e all’impatto negativo che ne conseguiva sul benessere degli animali.
Grazie alla sua esperienza, al suo approccio equilibrato, scientifico e professionale, Compassion é riconosciuta oggi come la maggiore organizzazione non governativa internazionale per il benessere degli animali da allevamento.
La mission di Compassion é quella di promuovere pratiche di allevamento rispettose del benessere degli animali e proporre alternative percorribili e durature all’allevamento intensivo. Il nostro approccio é pluridisciplinare e mette in evidenza i legami esistenti tra benessere animale, salute pubblica, sicurezza alimentare e problematiche ambientali.”

CIWF lavora per un “allevamento rispettoso degli animali, delle persone e dell’ambiente”, l’associazione si guarda bene dal fare il minimo accenno all’eliminazione di prodotti animali dalla dieta degli Umani, ma si spinge solo a promuove un consumo più moderato di prodotti di origine animale e solo derivanti da allevamenti “più rispettosi del benessere animale”.
La campagna “sono degno” propone al pubblico di firmare una petizione da inviare al Ministro dell’Agricoltura e al Ministro della Salute italiani perché provvedano a far rispettare nel nostro Paese la Direttiva Europea 2008/120/CE che prevede alcune “norme minime per la protezione dei suini”, come recita il testo della direttiva consultabile al seguente indirizzo:http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2009:047:0005:0013:IT:PDF

Questi i fatti, ma continuiamo l’analisi dei contenuti del sito web dedicato da CIWF Italia alla campagna. Vorremmo far notare a chi legge che il sito web www.sonodegnio.it riporta delle affermazioni sorprendenti nella sezione “Sai che…”. In essa infatti si scrive:
Un maiale – cucciolo o adulto – non è diverso, dal punto di vista dell’intelligenza e della capacità di sentire, da un cane o da un gatto. La differenza è solo nello sguardo di chi lo osserva.
Al pari degli animali da compagnia, anche quelli da allevamento sono creature intelligenti e individui unici. Eppure, persino in aree del mondo come la nostra che vantano una cultura cosiddetta evoluta, è tollerato che milioni di animali siano trattati in una maniera in cui non ci sogneremmo mai di trattare i nostri cani o i nostri gatti. I maiali sono esseri curiosi, che formano gruppi sociali complessi e usano la loro intelligenza per esplorare e trovare cibo.

E anche:
La scrofa è una madre amorevole. In natura, prima di partorire, cerca materiali come foglie o rami per costruire un nido sicuro per i suoi piccoli. Il suo istinto materno è così forte che lo prepara anche quando dispone già di lettiera di paglia. Una volta terminato, si copre dello stesso materiale di cui è costituito il giaciglio e giace ferma in attesa di partorire. Possiamo solo immaginare il grado di frustrazione delle scrofe nelle gabbie di gestazione, dove per la ristrettezza dello spazio riescono appena a giacere su un fianco.
Una volta partorito, la scrofa è molto attenta a non schiacciare i piccoli, ben consapevole della sua mole. Prima di sdraiarsi esplora con il muso tutto lo spazio circostante, per assicurarsi che non vi sia nessuno dei suoi piccoli. Se per caso un cucciolo rimane sotto di lei, al primo richiamo la scrofa si rialza immediatamente, e controlla che non gli sia successo nulla.

E infine:
I maiali esprimono la loro intelligenza con vari comportamenti. Per esempio:
– sono capaci di ingannare i propri simili affinché non scoprano dov’è riposto il cibo di cui conoscono la collocazione;
– sono capaci di capire quale altro maiale sa dove il cibo è nascosto;
– sono capaci di capire che cosa è uno specchio e di utilizzarlo nella ricerca di cibo;
– sono capaci di riconoscere fino a 20-30 dei loro simili e di distinguere diverse persone, anche se abbigliate nello stesso modo.
I maiali sono anche capaci di una vita di gruppo, comunicando tra loro tramite grugniti, salutandosi facendo naso contro naso ed essendo capaci di provare emozioni: positive, quando esplorano, giocano e interagiscono con i propri simili; negative, quando sono impauriti o in condizioni di stress. La vita negli allevamenti intensivi, tra dolore, noia e frustrazione, priva questi animali di ogni emozione positiva.
Nell’immaginario collettivo, i maiali sono dipinti per lo più come animali sporchi, ma contrariamente a quanto si pensa in natura le cose non stanno così. Solo quando fa caldo amano rotolarsi nel fango, e lo fanno per mantenersi freschi, non certo per il gusto di sporcarsi! Negli allevamenti intensivi invece, i maiali sono costretti a vivere tra i loro stessi escrementi, in una condizione che eviterebbero in tutti i modi, se solo potessero scegliere.

Ciliegina sulla torta, il sito riporta l’elenco delle “cinque libertà” scaturite dal Brambell Report, un rapporto commissionato dal Governo inglese negli anni ’70 in seguito allo scandalo sollevato dal libro di Ruth Harrison sulle condizioni degli Animali negli allevamenti inglesi dal titolo “Animali macchine” nel 1964.
Le alternative suggerite dalla campagna “sono degno” risultano in linea con quanto affermato da CIWF nel sito web ufficiale, pertanto nessun accenno al fatto che i Maiali non si dovrebbero allevare, uccidere e mangiare perché intelligenti come Cani o Gatti, sensibili, amorevoli e puliti, o semplicemente perché Animali, ma una serie di informazioni su come allevarli mediante sistemi “più rispettosi”.

Le nostre considerazioni finali sono le seguenti.
La campagna “sono degno” dimostra che il nuovo e pericoloso volto della zootecnia moderna è improntato a alleggerire le coscienze dei consumatori di carne, rendendo il più possibile “accettabili” le condizioni di vita degli Animali nei lager che CIWF si ostina a chiamare allevamenti. Elencare le caratteristiche salienti dei Maiali, affermare che sono intelligenti come Cani o Gatti, che la scrofa è una madre premurosa e amorevole, che sono Animali puliti e socievoli, per poi suggerirne l’allevamento e l’uccisione, è aberrante nonché denota una preoccupante mancanza di nessi associativi che dovrebbero spingere le persone a pensare che proprio perché i Maiali sono intelligenti, sensibili, puliti, amorevole, sono degni di un allevamento e una morte migliori, per poi finire nei nostri piatti. LO specismo palesato nelle affermazioni di cui sopra è allucinante: i Maiali intelligenti come Cani e Gatti appartengono alla categoria degli “animali da allevamento” e in quanto tali possono solo giungere davanti al macellaio avendo trascorso la loro povera vita nel migliore dei modi che noi Umani siamo disponibili a concedere, gli altri – gli “animali da compagnia” – intelligenti tanto quanto i primi, continueranno invece a stare al nostro fianco per allietarci le giornate.
Da questa “compartimentazione” dei viventi non c’è per CIWF alternativa: esiste solo la ferma volontà di distorcere la realtà a beneficio del comparto dell’allevamento.
In definitiva la campagna “sono degno” sottende all’idea che i Maiali sono esseri intelligenti e in quanto tali degni di una esistenza migliore di quella che hanno ora per poi poter finire nei nostri piatti, una sorta di miglioramento delle condizioni di vita del condannato a morte, nei confronti del quale non c’è alcuna intenzione di intervenire per ottenerne la liberazione, ma solo delle attenuanti generiche per via della sua indiscutibile sensibilità e intelligenza.
Non abbiamo bisogno di campagne vergognose, mistificatorie e fuorvianti come questa, né di associazioni che si spacciano per compassionevoli per poi proporre una versione edulcorata della schiavitù animale che rappresenta un danno enorme alla lotta per la liberazione animale, per l’antispecismo ma anche per l’animalismo dato che paiono campagne animaliste, ma in realtà non lo sono affatto.
Come Campagne per gli animali prendiamo nettamente le distanze e ci dissociamo da campagne del genere e invitiamo tutte/i a boicottarle: gli Animali devono essere liberi, e non schiavizzati con metodi ritenuti dagli schiavisti più accettabili.

Campagne per gli animali

lunedì 10 giugno 2013

Veganch'io 2013 - 30,31 agosto e 1 settembre - Milano, Vimercate

C'è tempo, ma intanto, come dicono gli anglofoni, Save the date!

Segnatevi la data della prossima edizione del Veganch'io in programma il 30, 31 agosto e 1 settembre a Vimercate.

Tra i relatori, nella serata di venerdì, anche Roberto Marchesini che dialogherà con Davide Majocchi in una conferenza dal titolo "E l'umano incontrò il cane. Storia di un dialogo tra specie"




martedì 4 giugno 2013

ARCOBALENI DENTRO LA CITTA' - NAPOLI - 7 GIUGNO 10 - 13 NISIDA (NAPOLI)


E' con estremo onore che diamo risalto all'iniziativa Arcobaleni dentro la città organizzato da Siua con il patrocinio del Comune di Napoli e del Comitato Regionale Campania per l'UNICEF Onlus e con la partecipazione di Nati per Leggere Campania e LAV Napoli. 
Cosa succede se all'improvviso tutto il blu dell'universo scompare?
Possono un bambino, un albero, un fiore, le stelle e tutti gli animali ridipingere il mondo?

Il 7 Giugno vieni a Nisida per ridare colori ai sogni dei bambini.
ARCOBALENI DENTRO LA CITTA'
Napoli
7 giugno ore 10.00 – 13.00
Uno straordinario e intenso Convegno aperto al pubblico con Roberto Marchesini e la partecipazione di Nati per Leggere Campania e LAV.
Interventi di:
- Roberto Marchesini, etologo, filosofo e direttore di SIUA
- Margherita Dini Ciacci, Presidente Unicef Campania
- Tiziana Cristiani, referente regionale Campania Nati per Leggere Maurizio Capone, cantante, compositore e polistrumentista
- Gino Civita, responsabile territoriale LAV Napoli
- Tullio Zullo, Fattoria La Cinta onlus
- Sara Monfregola, volontaria Campo Rom Santa Maria Capua Vetere Bancarotta Bagnoli, collettivo e spazio sociale a Bagnoli
Testimonial dell’Evento Dylan Dog, l’eroe della casa editrice Bonelli, e Etor, un piccolo principe con una corona magica i cui colori riempiono di bellezza ogni cosa. 
Per l'evento Facebook clicca qui 

venerdì 31 maggio 2013

Pochi giorni per fermare il massacro delle balene


Le balenottere sono degli incredibili giganti del mare. Ma tra pochi giorni oltre 180 di questi animali in pericolo di estinzione sono destinati a essere trucidati da un ricco industriale e dai suoi amichetti il cui hobby estivo è arpionarle, farle a pezzi, e spedirne la carne attraverso l’Olanda fino al Giappone per poi farne cibo per cani!


C’è un modo per fermare la caccia prima che inizi: non è possibile ormeggiare una nave piena di carcasse illegali di balene ovunque. Le autorità tedesche e finlandesi si sono rifiutate di essere coinvolte in questa tratta infame. Ora gli olandesi sono la chiave di volta. Tengono moltissimo alla loro reputazione di difensori dell’ambiente, e sperano che su questa tratta insanguinata non si accendano i riflettori di tutto il mondo. Ma se la renderemo nota a tutti ora chiedendo alle autorità olandesi di rifiutarsi di far passare la carne di balena dal loro porto, potremo fermare il massacro di balene! Dobbiamo agire velocemente: le baleniere salperanno per iniziare la caccia tra pochi giorni. Firma ora e invita tutti a unirsi: facciamo arrivare subito a un milione di firme una petizione rivolta al Primo Ministro Mark Rutte avvertendolo che solleveremo un polverne sui media con balene giganti fuori dalla sua porta se non fermerà il trasferimento nei porti olandesi.

Firma la petizione su Avaaz


giovedì 30 maggio 2013

Cane&Gatto due menti a confronto: sabato 1 giugno, sala Marco Biagi Via Santo Stefano 119 Bologna

Sabato 1 giugno si svolgerà a Bologna, precisamente presso la Sala M. Biagi, Via Santo Stefano 119, alle ore 18,30, un incontro-dibattito con Roberto Marchesini, l'etologo considerato di fatto il fondatore della zooantropologia. L'incontro vedrà anche la partecipazione di Sonia Campa, esperta nel comportamento del gatto, educatrice e istruttrice cinofila; Sergio Canello, medico veterinario e ricercatore nutrizionista, fondatore e responsabile del RIS (Ricerca Innovazione Sviluppo) di FORZA10 - SANYpet; Davide Celli, scrittore, animalista.

Il professor Marchesini, fondatore della Scuola di Interazione Uomo-Animale e ideatore della didattica dei corsi per educatori cinofili dello stesso istituto, afferma: "Se per la sua intelligenza sociale il cane può essere considerato un raffinato politico, sempre attento alle relazioni e pronto a seguire la squadra, il gatto viceversa eccelle nell’intelligenza enigmistica, è cioè un grande problem solver, affascinato da tutto ciò che chiede un’operazione solutiva. Si tratta di due intelligenze che brillano per propensioni differenti: grande perlustratore di territori il cane, concentrato nell’esplorare un metroquadrato di prato il gatto, ostinato nel non perdere di vista l’obiettivo il cane, atleta e ginnasta delle verticalità il gatto. Chiedersi chi dei due sia più intelligente è perciò una domanda mal posta, perché cane e gatto sono diversamente cognitivi". 

"Lo scopo dell'iniziativa - continua lo studioso - una assoluta novità nel panorama nazionale, è quello di mostrare come la diversità cognitiva di queste due specie abbia riflessi importanti sulla relazione con l'uomo. Tutto questo si inserisce all'interno di un progetto culturale di SIUA che vuole valorizzare la relazione tra l'uomo e le altre specie".Partecipare all'incontro del 1 giugno è anche un modo per scoprire il mondo di Siua, la Scuola di Interazione Uomo-Animale che organizza i più prestigiosi e validi corsi per Educatori Cinofili e Consulenti della Relazione Felina in tutte le regioni italiane. "Professione Educatore Cinofilo", questo il nome di quello che è un vero e proprio percorso di formazione superiore, partirà con il primo modulo didattico a Bologna nel week-end del 29 e 30 giugno. Durante l'incontro di Sabato si potranno ricevere tutte le informazioni necessarie per avvicinarsi a questa meravigliosa professione. 


Partecipazione gratuita previa registrazione all'ingresso.


mercoledì 29 maggio 2013

Petizione No Sagra Osei

Inivitiamo tutti a firmare la petizione No Sagra Osei ma prima due informazioni per chi non sapesse di cosa si tratta:


La Sagra dei Osei (uccelli) è una manifestazione avicola che ha luogo tutti gli anni a Sacile (PN) la prima domenica dopo Ferragosto.
Nata verso la fine del 1200 ed incentrata sull’esposizione e sul mercato di uccelli da canto, è considerata una delle più antiche sagre popolari d’Italia. In origine gli abitanti dei paesi circostanti si riunivano fuori dalle mura di Sacile, nell’ambito del Mercato di San Lorenzo, per dare vita al commercio di uccelli da richiamo, utilizzati poi nella pratica dell’uccellagione (già allora molto diffusa a livello popolare).
La svolta avviene nel 1274, quando Sacile chiede e ottiene che il mercato di San Lorenzo sia spostato nel cuore della città. Questa scelta fu probabilmente dettata da ragioni di carattere economico: le istituzioni cittadine avrebbero così potuto applicare dazi sulle merci vendute, beneficiando di un ritorno economico notevole. Il successo di questo mercato ne ha poi determinato lo sviluppo: negli anni la Sagra dei Osei è venuta ad assumere i connotati di una fiera ampia e sfaccettata, della durata di più giorni. La semplice compravendita di uccelli è stata successivamente affiancata dalla mostra mercato di animali da cortile, dall’ormai “prestigioso” concorso canoro e dal commercio di prodotti di vario genere.
Nel 1907 un comitato cittadino si impegnò a dare visibilità a livello nazionale a questo evento. Ne parlò con toni entusiastici il giornalista Arnaldo Fraccaroli su La Domenica del Corriere.  Nel 1909 la sagra fu disciplinata attraverso un regolamento specifico, specializzandosi progressivamente nel settore ornitologico e diventando una fiera rinomata, per gli esperti del settore, a livello europeo.
Oggi ne fanno da corredo numerosi altri eventi: l’esposizione nazionale canina, la mostra dell’apicoltura, la mostra interregionale del Registro Anagrafico della specie cunicola, il premio internazionale di chioccolo (pratica finalizzata alla caccia, i cui concorrenti si sfidano nell’imitazione del canto dei volatili). Caratteristico è il manifesto della sagra, che ha assunto un significato di elemento di identità storica ed è, da anni, affidato alla creatività di personalità di fama internazionale (uno per tutti quello dell’edizione 2009, realizzato dall’artista americana Pae White). La manifestazione ha avuto, nel tempo, diverse denominazioni: Fiera-Mercato di San Lorenzo, Mercato uccelli, Esposizione mercato, Fiera degli uccelli, Sagra degli uccelli.
Il titolo di “Sagra dei Osei” appare per la prima volta su La Patria del Friuli dell’11 agosto 1926.
Attualmente la sua organizzazione avviene a cura della Pro Sacile, in collaborazione con l’amministrazione comunale. Vi è affiancata  la “Fiera Primaverile degli Uccelli”, che si svolge annualmente la domenica dopo Pasqua. L’incasso netto nel 2010 è stato di circa 92 mila euro, e per l’edizione 2011 la Pro Sacile ha preventivato una spesa di 146 mila euro. Le ultime edizioni hanno contato su un numero medio di 30 mila visitatori, con la presenza di oltre un centinaio di espositori e commercianti a fronte di un numero complessivo di circa 50 mila animali esposti.
Durante i giorni della sagra la città di Sacile diventa un grande mercato a cielo aperto: oltre agli animali e a tutti gli articoli merceologici  ad essi correlati, è possibile trovare tutto ciò che serve a un cacciatore. In questo variegato contesto troviamo anche, ad allietare il pubblico, stand enogastronomici e bancarelle con i dolciumi per i bambini: l’immagine che si vuole proporre è quella di una grande festa, che invade gran parte di piazze e strade.
L’intera città è coinvolta, si accede al centro di Sacile attraverso diversi ingressi a pagamento. Gli organizzatori, tramite gli organi di stampa locale, si premurano di rassicurare chi contesta questa fiera, spiegando che sarà fatto tutto il possibile per garantire le migliori condizioni di tutela degli gli animali ivi esposti, attraverso tutti i controlli che si renderanno necessari.
Ma, anche nelle ultime edizioni, attivisti della LAC hanno potuto rilevare numerose violazioni delle leggi in materia di tutela animale, e non sono mancati accesi diverbi tra attivisti ed espositori che, in alcuni casi, hanno portato le parti in tribunale.
In questi ultimi anni i presìdi di protesta degli attivisti per i diritti animali non sono certamente mancati,  spesso accompagnati da minacce e insulti volgari da parte dei più accesi sostenitori di queste fiere ornitologico venatorie.

 PETIZIONE NO SAGRA OSEI

La Sagra dei Osei (Sagra degli uccelli) è una fiera che si svolge annualmente a Sacile (PN) la prima domenica dopo ferragosto, da quasi 800 anni.
Essa è considerata, dagli addetti ai lavori, la più importante manifestazione avicola europea.
E' ora di dire NO a questa sagra e a tutte le fiere ornitologico venatorie.
Migliaia di uccelli vengono allevati per vivere in gabbia ed allietare con il loro canto un pubblico che ignora totalmente la loro sofferenza; si tratta di uccelli migratori ed uccelli esotici ai quali generazioni di allevamento e gabbie non hanno tolto lo spirito selvaggio e sopratutto la voglia di volare. Assieme a loro sono esposti e venduti ogni anno centinaia di animali di ogni specie, considerati alla stregua di merce: schiavi non umani senza diritti né voce.
Visitare queste fiere fa stringere il cuore: centinaia di metri di gabbiette anguste con i loro piccoli prigionieri, vittime dell'indifferenza.
Eventi come questo, fortemente voluti dalle comunità di cacciatori e trasformati in "eventi per famiglie", sono in realtà ricchi di contenuti fortemente diseducativi perché mostrano la sopraffazione del più forte sul più debole, soddisfacendo l'egoismo di chi decide di rinchiudere piccole creature tra delle sbarre, privandole del sacrosanto diritto ad una vita degna di questo nome.
La detenzione di uccelli in gabbia e' giustificata in nome di una tradizione che affonda le radici in epoche lontane...tradizione che oggi e' doveroso smantellare.
Chiediamo che sia posta fine a questa sagra crudele e anacronistica.

Cliccando qui è possibile fermare la petizione online

Ulteriori informazioni sulla campagna: NOSAGRAOSEI.ORG